A tu per tu con Dacia Maraini

In collegamento on line con gli studenti dell’I.C. Boville Ernica, per una profonda ed emozionante riflessione sul libro” IL TRENO DELL’ULTIMA NOTTE”

L’I.C. Boville Ernica il giorno 12 marzo 2021 è stato lieto e onorato di ospitare in una videoconferenza la scrittrice Dacia Maraini, grande scrittrice contemporanea , grazie alla Demea Eventi, al Dirigente scolastico, prof. Giacomo La Montagna, ai docenti di Lettere delle classi terze della scuola secondaria di I grado di Boville Ernica, le professoresse Rita Villa, Rita Greco, Manuela Di Folco, Sara Polsinelli, agli alunni e alle alunne che hanno letto con passione il suo libro “ Il treno dell’Ultima notte”, riflettendo sul libro, producendo disegni e presentazioni, e rivolgendo alla scrittrice domande pertinenti. Grazie alla prof.ssa Nunzia Scarano, che con impegno ha organizzato ed è stata la moderatrice dell’evento.

Questo è stato, come ha detto la prof. Scarano, un incontro a più voci, voci di adulti, ma soprattutto voci di questi ragazzi, che hanno saputo leggere e riflettere su un libro “duro e difficile”, che affronta tematiche particolari, che offrono tanti spunti e riflessioni, soprattutto legate a questo periodo difficile che si sta attraversando. Un periodo molto difficile certo, ma che vede nella Scuola una àncora di salvezza, perché solo la Scuola può salvarci, anzi, solo la Cultura può salvare il mondo.

È un bel libro di Storia e di storie, quello della Maraini, come se ci fossero due libri in uno e ci piace di più la Storia quando appare filtrata attraverso i personaggi che quando viene raccontata, in maniera un poco didattica, da uno di loro. Quanto alla fine – diciamo solo che neppure dai campi di concentramento si torna mai, come non si torna mai da nessuna guerra”.

Dice ancora la prof.ssa Scarano: La lettura di questo libro rientra in un percorso di Potenziamento linguistico-espressivo, di un laboratorio de lettura e scrittura creativa, a cui teniamo molto, poiché il nostro obiettivo è far amare la lettura, come grande piacere della vita. Diceva Umberto Eco “chi non legge avrà vissuto una sola vita, la propria. Chi legge avrà vissuto tante vite”. E noi, leggendo questo libro, abbiamo vissuto le vicende dei due protagonisti, Amara ed Emanuele, ci siamo immedesimati , siamo entrati in contatto con loro, identificandoci con la loro storia: è in questo che sta la bravura , la capacità narrativa della scrittrice , come se le parole che si vanno leggendo, le idee che si vanno formando, le immagini che si costruiscono nella mente di chi leggere, ci facciano vivere , rivivere, quel mondo raccontato. Perché leggere è vivere!

Il Dirigente Scolastico nel ringraziare la scrittrice Dacia Maraini, ha concluso l’evento con questa riflessione: “Una lettura complessa che descrive perfettamente la situazione ( di caos) in Europa nel dopo guerra. Il nome della narratrice, Amara, ti rimane impresso. Lei partita alla ricerca dell’amico d’infanzia, si troverà nel bel mezzo di una realtà ben diversa da quella che si aspettava o che per lo meno sperava. Vivrà l’orrore del nazismo prima e della Guerra Fredda dopo, attraverso i racconti delle persone conosciute lungo il suo tragitto, ma troverà anche una famiglia. L’epilogo è veramente un pugno nello stomaco. E alla fine incontra Emanuele, che però non è più il “suo” Emanuele, è Peter, uno sconosciuto che rinnega ogni angolo del suo passato felice, che è al tempo stesso sommerso e salvato, che vive ancora nell’incubo a lei estraneo. Emanuele-Peter per Amara sono due persone diverse; e per questo Emanuele non le appartiene più. perché trasformato dal dolore e dalla tragicità che ha subito. Dacia Maraini ci ha dato una grandissima prova di scrittrice con un libro che si potrebbe porre sullo stesso piano di “Se questo è un uomo” di Primo Levi.”

Al termine una ultima domanda a Dacia da parte di un alunno, che lascia aperta una profonda riflessione: “Si può morire senza morire? Si può perdere se stessi senza perdere il proprio corpo?”.

Nunzia Scarano

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