L’Istituto Comprensivo di Boville Ernica ha vissuto una giornata speciale il 24 gennaio quando è intervenuta per celebrare la Giornata della Memoria la signora Finzi Orvieto, una testimone della persecuzione ebraica e degli episodi di razzismo e di antisemitismo, che ha raccontato, con dovizia di particolari, la storia della sua famiglia di origine ebraica, della nonna Bianca e di come le comunità ebraiche italiane siano scampate alla furia del nazifascismo. I primi anni di vita della Finzi Orvieto si intrecciano a quelli più bui della storia italiana. Nasce nel 1940 e sul suo atto di nascita si leggeva “bambina nata da padre e madre di razza ebraica”: le leggi razziali in quel momento sono già attive da due anni e le terribili discriminazioni perpetrate sugli ebrei vengono attuate tra l’indifferenza dei più. La signora Claudia Finzi Orvieto nell’ìncontro con gli alunni dell’ic di boville ha ripercorso la sua storia e quella della sua famiglia (i Finzi poi divenuti Florio), proveniente dalla comunità ebraica di Bologna, leggendo brani dal diario di sua Nonna Bianca e coinvolgendo gli alunni nella lettura e in un dialogo intenso e a tratti commovente. Tra fatti personali e riferimenti storici ha ricostruito il dramma degli ebrei in Italia, ricordando, tra i perseguitati più noti, la storia di Modigliani. La testimonianza della signora Finzi Orvieto ha toccato il cuore di tutti ponendo l’Olocausto al vertice degli orrori possibili, lo stadio terminale della grande avventura cui l’uomo europeo è giunto dopo duemila anni di cultura etica e morale, tutt’altro che una sbandata unica nella storia. La vicepreside Prof. Scarano e il Preside Prof. La Montagna nei loro interessanti interventi hanno ricordato il dramma dell’Olocausto citando le opere dei massimi autori ebrei della letteratura mondiale da Primo Levi a Bellow , soffermandosi soprattutto sulle parole del premio Nobel Kertez che riteneva uno scandalo il fatto che la Shoah sia potuta avvenire in un ambito culturale forgiato dal cristianesimo. Il Dirigente Professor Giacomo La Montagna, ha affermato: “Vorrei sottolineare l’elevato valore educativo dell’intervento della professoressa Claudia Finzi Orvieto. Le sue parole hanno fatto comprendere a tutti noi cosa significhi discriminare una persona che, per ignoranza o pregiudizio, riteniamo diversa da noi. Il suo intervento è stato denso di spunti educativi. In particolare, vorrei sottolineare il ruolo che hanno i media nell’informazione e nella formazione dei cittadini. In qualità di educatore il mio pensiero corre immediatamente alle cosiddette fake news che troppo spesso vengono ritenute, da utenti non adeguatamente attrezzati da un punto di vista culturale, degne di considerazione. Come affermava Primo Levi l’unico modo per difendersi è quello di “affinare i nostri sensi” in altri termini, tutti noi ci dobbiamo adoperare per fornire alle nuove generazioni gli adeguati anticorpi nei confronti dell’ indifferenza. Infine, voglio ringraziare tutti gli alunni e tutti i docenti dell’Istituto comprensivo di Boville Ernica perché, con la loro passione e competenza, hanno contribuito in modo determinante alla riuscita della manifestazione. A tutti loro dico di continuare ad impegnarsi per una nuova società fondata sulla pace e sulla libertà di pensiero. “.
La prof.ssa Scarano ha detto, inoltre, che “è importante la Memoria e il passaggio del testimone, affinché la memoria degli orrori non si disperda ma si tramandi nel futuro attraverso i nostri ragazzi.“. Gli alunni delle elementari e delle medie si sono esibiti in letture di poesie e famosi brani letterari sul tema, nell’esecuzione emozionante e commovente di brani interpretati dal Coro “Armellini”, nell’interpretazione straordinaria degli alunni della 3C che hanno messo in scena una performance teatrale coinvolgente, di grande impatto emotivo fino all’esposizione di elaborati grafico-pittorici. Tutti i partecipanti sono rimasti colpiti dal l’eccezionalità di quel racconto e soprattutto dallo spessore morale che la voce e i gesti della signora Finzi Orvieto testimoniavano. Altrettanto pregnanti sono stati gli interventi finali della Professoressa Floriana Sacchetti, figlia di un sopravvisuto ciociaro a Dachau, e del Sindaco Perciballi che hanno sottolineato quanto la manifestazione sia stata un magnifico momento di crescita, sia per gli alunni che per gli adulti. Una comunità di persone ha rinnovato le ragioni per cui sia necessaria la lotta contro qualsiasi forma di sopruso e di violenza. Il patrimonio morale che l’incontro ha restituito a tutti i presenti ha un valore inestimabile, così come inestimabile è il valore della cultura: l’unica maniera attraverso cui vincere le brutalità degli uomini.
Paola Di Scanno
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