A te la parola

30° anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

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Personale scolastico

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Il 20 novembre ricorrono trent’anni dal giorno in cui sono stati promulgati I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e anche l’Istituto Comprensivo di Boville Ernica parteciperà all’evento promosso dall’UNICEF.

“A te la parola” è l’evento ad hoc organizzato dalla scuola presieduta dal Professor Giacomo La Montagna per rendere questa ricorrenza un momento unico in cui i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze possano essere davvero i protagonisti. Nel giorno del 30° anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza l’istituto ernico promuove in tutte le sue sedi di scuola d’infanzia, primaria e media, una profonda attività di sensibilizzazione coinvolgendo oltre 700 persone tra alunni, personale di segreteria, ATA e insegnanti. Tre sono i progetti in programma per condividere valori e diritti fondamentali come la non discriminazione, libertà di espressione, pace, istruzione, gioco: Kids take over “i bambini prendono la parola”, Go Blue “petizione visiva”, Call to action “video di sensibilizzazione”.

Il Dirigente prof Giacomo La Montagna ha dichiarato: “Il 20 novembre di 30 anni fa i bambini e gli adolescenti venivano riconosciuti come soggetti portatori di diritti civili sociali politici ed economici. La nostra scuola in qualità di amica dell’Unicef ha fatto del principio della non discriminazione, del diritto all’istruzione, del diritto al gioco e del diritto di espressione la colonna portante della propria azione formativa. È compito precipuo di tutta la nostra comunità scolastica educare gli alunni affinché prendano coscienza del proprio valore in modo tale che anche loro sappiano costruire una società che consenta a tutti di crescere rispettando le diversità di tutti”.

La vicepreside prof.ssa Nunzia Scarano soddisfatta dichiara: “La giornata del 20 novembre è molto importante per sensibilizzare ed agire a difesa dei diritti dei bambini e delle bambine, ma non deve essere circoscritta solo in questa giornata di festa, ma deve diventare parte di noi , della nostra educazione e del nostro vivere quotidiano. Chi non rispetta i bambini non rispetta il proprio futuro che è nelle loro mani”.

La ricorrenza assume un significato particolare perché non sempre ciò che è stato scritto su carta ha trovato poi realizzazione e, nonostante tutto, i più piccoli restano sempre i più indifesi. Ne sono prova le ripetute immagini di bimbi che perdono la vita nei luoghi di violenza o durante le disperate attraversate in mare. Sensibilizzare gli alunni delle scuole elementari e delle medie, dar loro voce e spazio specie in questo giorno, può essere un modo per partecipare attivamente a questa importante iniziativa, ma anche per celebrare il ricordo di tutti coloro che sono stati vittime di un mondo inadeguato ai bambini e per educare alla civiltà del dialogo e del rispetto di tutti, anche dei più indifesi.

 

Paola Di Scanno
Sacha Sirolli